Un inusuale uso di uno scanner 2D per l'ottenimento di immagini ad alta risoluzione ed elevata profondità di campo di artefatti e oggetti tridimensionali
DOI:
https://doi.org/10.48258/arc.v8i1.1341Parole chiave:
documentazione, scanner 2D, immagini digitaliAbstract
Questo articolo si propone di descrivere la possibilità di sopperire alla esigenza di fare ricorso a sistemi fotografici complessi per la catalogazione oggetti di ridotte dimensioni o di frammenti, ma anche di piccoli reperti tridimensionali o reperti archeologici, utilizzando come alternativa di facile accesso e immediata applicazione una tecnica di estrema semplicità già ampiamente diffusa ed assolutamente semplice. Si tratta dell'uso particolare di uno scanner 2D, normalmente utilizzato per importare disegni piani e mappe, in questo caso usato invece per "scannerizzare” reperti o oggetti piuttosto che fotografarli. Riportiamo qui di seguito il metodo di acquisizione ad alta risoluzione proposto, limiti e vantaggi accompagnato da un'ampia casistica di applicazioni. Il metodo descritto con gli esempi riportati vuole dimostrare la versatilità di un metodo di basso costo e di facile accessibilità enfatizzandone l'estensione della sua applicazione ai fini della documentazione nei più svariati campi di lavoro ottenendo immagini di elevata qualità .
##submission.downloads##
Pubblicato
Come citare
Fascicolo
Sezione
Licenza
Gli autori che pubblicano su questa rivista accettano le seguenti condizioni:- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).