Danni da sisma: dall'acquisizione dati da droni al processing delle immagini

Autori

  • Elena Candigliota ENEA Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile UTSISM Unità  Tecnica di Ingegneria sismica, Via Martiri di Monte Sole 4, 40129 Bologna
  • Francesco Immordino ENEA Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile UTSISM Unità  Tecnica di Ingegneria sismica, Via Martiri di Monte Sole 4, 40129 Bologna
  • Valentina Coppola Università  ALMA MATER STUDIORUM di Bologna, laureanda in Architettura e Processo Edilizio

DOI:

https://doi.org/10.48258/arc.v5i2.356

Parole chiave:

telerilevamento, droni, sisma, conservazione

Abstract

A Luglio del 2012, due mesi dopo l'evento sismico che ha colpito le province di Ferrara, Modena e Bologna, è stata condotta una sperimentazione relativa ad acquisizione di immagini su alcuni edifici storici danneggiati dal sisma da ricercatori ENEA, Unità  Tecnica di Ingegneria Sismica, in accordo con il comune di Bondeno.

Il territorio di Bondeno è stato gravemente danneggiato, dal centro alla periferia; dichiarati inagibili case, edifici industriali e gran parte del patrimonio architettonico (Candigliota et al., 2012).

Le acquisizioni sono state eseguite mediante metodologie di telerilevamento a bassa quota (LARS, Low Altitude Remote Sensing) tramite velivoli radiocomandati con telecamere a bordo allo scopo di verificare l'efficacia di tale strumentazione nell'individuazione dei danni in zone inaccessibili e in situazioni di emergenza (Candigliota & Immordino, 2013a,b).

Successivamente le immagini acquisite sono state processate mediante software di elaborazione dati al fine di individuare tramite procedure automatiche eventuali danneggiamenti da sisma.

Oggetto della sperimentazione sono stati Rocca Possente di Stellata, una fortezza militare patrimonio UNESCO, la chiesa e il campanile di San Giovanni, in area urbana esterna al centro storico, la chiesa della Natività  di Maria con la sua torre campanaria, detta chiesa Matildica, nel cuore del centro storico e una scuola elementare degli anni '30; di seguito si riportano le acquisizioni e i processamenti riguardanti Rocca Possente di Stellata.

Riferimenti bibliografici

E. Candigliota, B. Carpani, F. Immordino, A. Poggianti, 2012. Damage to religious buildings due to the Pianura Padana Emiliana earthquake, EAI Energia Ambiente ed Innovazione, 4-5 parte II, 58-68.

E. Candigliota, F. Immordino 2013a. Low Altitude Remote Sensing by UAV for monitoring and emergency management on historical heritage. ANIDIS Congress, Padova 30 June-4 July.

E. Candigliota, F. Immordino 2013b. Historical Heritage Safeguard: Remote Sensing by drones for Knowledge and emergency, EAI Energia Ambiente ed Innovazione, 3-4, 78-85.

Definiens Reference Book , 2006

A.Fabbri, 2012. Rocca Possente di Stellata: ipotesi di recupero e restauro presentato al MADE expo il 19 ottobre, Milano

P. Giaquinto, R. Ciardi, 2012. Droni in azione per la verifica degli immobili danneggiati dal sisma. WebTV ENEA Video, July.

##submission.downloads##

Pubblicato

2014-03-10

Come citare

Candigliota, E., Immordino, F., & Coppola, V. (2014). Danni da sisma: dall’acquisizione dati da droni al processing delle immagini. Archeomatica, 5(2). https://doi.org/10.48258/arc.v5i2.356

Fascicolo

Sezione

Documentazione